Top 12, Verona centra una grande vittoria con Valsugana

Un successo che dà nuova verve in vista dei prossimi impegni. Doorey: "Orgoglioso di tutti". Capitan Riccioli: "Ho visto una squadra che non molla mai"

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Esce vittorioso il Verona Rugby dallo scontro diretto per la salvezza sul terreno del Valsugana Padova e, a due giornate dal termine della stagione, guadagna quattro punti fondamentali che lo issano a sette punti di distanza dalla linea rossa del penultimo posto.

Come da tradizione, ormai, di questo giovane derby veneto, l’esito del match è rimasto incerto sino al fischio finale, sino all’estrema stilla di energia, sino all’ultimo interminabile istante che ha inchiodato e tenuto con fiato bloccato i settecento e passa appassionati accorsi sulle tribune del Plebiscito.

Merito di due squadre che non hanno mai smesso di darsi battaglia in ogni breakdown, in ogni mischia, in ogni fazzoletto di campo, tenute incollate dal piede impeccabile dei piazzatori Mortali (6/6) e Roden (5/5) e dalla volontà inesauribile di recuperare errori e gap e di tornare sempre sotto. Due squadre che si sono affrontate valorizzando al meglio le loro diverse attitudini, facendo così scontrare per 80 minuti due differenti fisionomie di squadra e gioco: il Valsugana, solidissimo nel pacchetto e animato da inesauribile fighting spirit, ha puntato su gioco al piede e asfissiante pressione, il Verona, più mobile e tecnico, non ha trascurato il piede per il territorio, ma ha puntato sul movimento dell’ovale e sulla ricerca degli spazi. Verona ha attaccato di più, ha saputo cucire ottime trame, ha saputo tornare avanti, ma ha pagato qualche forzatura ed errore e smarrito rimesse laterali sanguinose. Tutto si è stretto così nell’imbuto di un finale da cuori forti, con il Valsu a schiacciare i veronesi nei cinque metri e Verona a resistere con ogni forza. Fino al liberatorio fischio finale.

Il primo quarto è di marca antracite. Verona butta subito in campo tutto il suo potenziale, trova buone geometrie e penetrazioni, piazza stoccate profonde e precise con i calci di spostamento e si installa nella metà campo biancoceleste. Dalla pressione veronese arrivano così, in mezzo alle occasione, un piazzato ravvicinato di Mortali e una bella meta di slancio del mediano Navarra, pronto a sfruttare la carica di Quintieri messo sul piede avanzante dalla mischia chiusa, a raccogliere l’ovale e a schiacciare alla base del palo. Nel vento antracite Roden trova però un piazzato che tiene vicini i padovani. Sul 3 a 10 e con Verona che sembra poter indirizzare il match, il Valsugana ribalta tuttavia completamente l’inerzia nella seconda parte della prima frazione. La pressione patavina schiaccia Verona e in cinque minuti la partita si rovescia. Prima una difficoltosa liberazione di Navarra si trasforma in una punizione veloce che costa il giallo a Rossi e vale la meta di rolling maul timbrata dal capitano di casa Pivetta, poi il mediano Citton – il migliore con Roden e Swanepoel del Valsugana – recupera un ovale, esplora il lato stretto e trova il sostegno del centro Kurimidu per lo slalom vincente. 17 a 10 così al 26’. Verona trova però la forza per reagire e due piazzati – intervallati da un altro centro di Roden - prima del riposo che valgono il 20 a 16 che sigilla il primo tempo.

In avvio di ripresa cresce la mischia chiusa patavina e Roden capitalizza il vantaggio con un lungo piazzato per il 23 a 16. Nel momenti più difficile, però, Verona ruggisce e si ritrova. Trainata dal capitano Riccioli assalta la zona rossa patavina, con il Valsu che paga anche la stanchezza del match della finale di Coppa Italia della settimana precedente. Verona preme, fatica a trovare varchi, smarrisce un’altra touche ravvicinata, ma non molla. E a metà ripresa marca di forza con Riccioli la meta del pareggio. Mortali, dopo una splendida fuga di Buondonno, allunga dalla piazzola per il 23 a 26 e sembra fatta, con gli antracite a poter gestire l’ovale nella metà campo ospite e solo una manciata di minuti sul cronometro. Ma un’altra rimessa laterale perduta e il ritorno in mischia di Swanepoel consentono al Valsugana di piantare la bandiera nei 22 antracite. Sono minuti di pressione furibonda, con il Valsugana a caricare col drive e Verona a difendere disperatamente e a dover ricorrere al fallo per salvarsi. Rossi rimedia il secondo giallo e il rosso automatico, i veronesi rimangono in 14, il Valsugana colleziona penalty.  Un primo drive da touche ravvicinata viene salvato, la mischia successiva regala un'altra punizione, mancano ormai solo gli ultimi istanti. Ancora rimessa laterale, nuovo drive, tutti dentro, difesa strenua, attimi di tensione terribile. Poi l’arbitro Schipani mima il ‘tenuto alto’, palla ingiocabile, fischio finale. Verona ce l’ha fatta. E’ il momento degli abbracci e delle urla di gioia sotto la tribuna riempita da 150 tifosi veronesi da un lato e dell’amarezza e di qualche inevitabile polemica dall’altro.

In casa biancoceleste palma alla mediana e alla prima linea, in casa veronese, nella bella prova collettiva, bella performance della linea arretrata, con acuti per Mortali, Quintieri, Cruciani e McKinney, e segni profondi sul match da capitan Riccioli, Rossi e Zanini.

Vittoria capitale per Verona, allora, ma la lotta per la salvezza rimane aperta. Anche perché la Lazio, espugnando Firenze, è risorta come la fenice e si è riportata sotto. Ora la classifica dice Lazio 20, Valsugana 21 e Verona 28. Il prossimo turno vedrà le aquile biancoazzurre impegnate nel derby capitolino con le Fiamme Oro, il Valsugana a San Donà e Verona salutare i proprio tifosi per l’ultimo turno interno al Payanini Center con Rovigo. Un sabato tutto da vivere.

Le parole di Grant Doorey nel post partita: "Una partita davvero difificile, ma il risultato mi rende molto orgoglioso. Grazie a tutta la squadra per aver lavorato bene in settimana e aver preparato al meglio questa sfida importantissima. Grande soddisfazione anche per la Presidente Vittadello, lo staff e tutti i nostri tifosi accorsi a Padova per caricarci. Abbiamo giocato quattro partite con Valsugana in stagione e, a parte l'incontro di ritorno in Coppa, le abbiamo portate a casa tutte. Dobbiamo chiaramente sistemare tanti aspetti per non trovarci così con il fiato sul collo nel finale, ma oggi va bene così. Salvezza? Oggi abbiamo fatto un bel passo avanti, ma non è finita, questo deve essere chiaro a tutti. Dobbiamo fare punti nelle prossime gare con Rovigo e Viadana per avere la certezza matematica di cetrare l'obiettivo stagionale. I tifosi? Sono stati grandi. Ci hanno sostenuto e spinto per tutta la partita: questa vittoria è arrivata anche grazie a loro".

Le parole di capitan Riccioli nel post partita: "Quella di oggi è stata una vittoria fondamentale, anche se sofferta. Abbiamo commesso degli errori che avremmo potuto pagare molto più caramente, ma la squadra è rimanta unita e stoicamente ha trovato la forza di resistere e andare così a conquistarsi questi punti davvero importanti. Salvezza? Nulla di fatto. La Lazio ha vinto e rimane in corsa. La prossima partita è con Rovigo e sarà dura fare punti. Noi comunque puntiamo sempre al massimo. Sappiamo che la salvezza ce la conquisteremo all'ultimo minuto dell'ultima partita, però già esere a questo punto è un grande passo avanti. Il gruppo? Tutti hanno dato il massimo oggi. Ci sono stati, ripeto, degli errori da parte di tanti, io in primis, ma oggi sono orgoglioso di ognuno di noi. Oggi ha trionfato il gruppo. Avanti così".

Forza Verona!