Top 12, Verona supera la Lazio e incamera punti preziosi

I veronesi, nonostante qualche errore di troppo, portano a casa 5 punti ed escono dalla zona rossa. Ansell: "Complimenti a tutto il gruppo. Ora testa al Petrarca"

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Missione compiuta. Secondando i sogni della vigilia, Verona espugna il ‘Paolo Rosi’, il fortino all’Acqua Acetosa della Lazio, e guadagna cinque punti capitali per la classifica. Per la prima volta - come ha chiosato il pilone Luca D’Agostino a fine match - gli antracite mettono il piede sull’altra sponda, sulla terra promessa della salvezza, mettendosi due formazioni alle spalle: la Lazio, che, pur battuta in questo test match, ha strappato due punti, e il Valsugana, nettamente superato a Reggio Emilia. E, altro corollario da far brillare con l’evidenziatore di questa giornata memorabile, l’impresa scaligera ha tirato nell’arena della lotta per mantenere il Top 12 anche San Donà e Viadana e Mogliano (tutte rimaste a secco), distanti ora da Verona, rispettivamente, tre e quattro punti, tutte ora nello spazio percorso dalla freccia di una vittoria . Un altro campionato sembra così poter prendere vita.

A far diventare realtà il sogno della vigilia su di un campo non facile, teatro di una compagine abituata a lottare col coltello tra i denti, e’ stata innanzitutto una volontà feroce da parte di Verona. E’ vero, gli antracite sono stati davanti nel punteggio dal primo all’ottantesimo, ma hanno dovuto arginare senza tregua i continui assalti all’arma bianca delle aquile, le fiammate e le continue ondate di ritorno di un avversario che non si e’ mai arreso. Forte di una consapevolezza nuova, Verona, nonostante qualche errore da far imprecare anche un monaco zen, non si e’ mai disunita così, ha sempre rimessa distanza e conservato la calma anche nel finale da Mezzogiorno di fuoco, portando a casa il terzo successo nelle ultime quattro gare.
Ed e’ bello che se gli scaligeri, poco meno di tre mesi fa, erano precipitati nell’abisso della crisi proprio a Roma, crollando di schianto sul sintetico delle Fiamme Oro, ora proprio a Roma abbiano trovato la forza di rialzare la testa e di poter guardare di nuovo con fiducia al futuro. Certo, moltissimo rimane ancora da fare, ma ora Verona si e’ nuovamente conquistata la possibilità di plasmare il destino della propria stagione.

In un pomeriggio di vento, tra squarci di sole a far rilucere i pini marittimi, le due squadre scendono in campo sulle note del ‘Gladiatore’, tra i fumi bianco azzurri e i mortaretti delle torcida laziale della tribuna nord. La Lazio sembra così intenzionata a partire a cannone, ma, invece, è Verona a piazzare una partenza fulminante. Primo minuto: touche sporcata, il mediano Matteo Cruciani calamita il rimbalzo dell’ovale e taglia il campo con un break, James McKinney ricama un calcetto rasoterra nell’angolo e Tommaso Cruciani indovina la schiacciata vincente. Decimo: altra touche sporca recuperata questa volta da Silvestri che pianta una fuga di 30 metri, ovale che si sposta e, sul cambio di fronte, Tommaso Cruciani affonda e inventa un off load acrobatico per la seconda linea Signore che si allunga sino al toccato in bandiera. Mortali questa volta converte dal corner dei 22 e siamo 0 a 12. La Lazio, dopo un piazzato a vuoto del folletto Ceballos - il migliore, con le ali Borzone e Bonavolontà e con il numero otto Bruno, dei biancazzurri -, anche per la difesa rocciosa scaligera, accorcia solo attorno alla mezz’ora, segnando dopo cinque minuti cinque di assedio a colpi di pick and go alla linea di meta antracite. Mortali riallunga dalla piazzola per il 7 a 15, ma subito uno sciagurato tentativo di passamano come liberazione del calcio di ripresa del gioco si trasforma in un assist per l’ala Borzone. Ceballos si dimostra tiratore scelto di prim’ordine e trasforma per la seconda volta dall’angolino. 14 a 15, e sembra di sentire il ‘Gli e’ tutto da rifare’ di Gino Bartali; Verona però reagisce in un lampo: bel multifase, accelerata secca come una rasoiata di Pavan e perfetto inserimento di Buondonno per la schiacciata tra i pali. 14 a 22,così, al riposo. Con una Lazio pericolosa palla in mano, ma vulnerabile in difesa, domata e incisa duramente da un Verona concreto e reattivo.

In avvio di ripresa Ceballos riporta subito sotto la Lazio con la perla ormai rara di un drop da 35 metri, ma gli antracite - sorretti da una mischia autorevole e da una veemente tenuta agonistica di fronte agli assalti di fisico e di cuore laziali - alzano la pressione e con due precise stoccate di Mortali tengono la distanza. Allo scoccare dell’ultimo quarto così Verona e’ avanti per 17 a 28. La Lazio però non muore mai e su di un’apertura da touche in zona rossa trova una bella meta al largo dell’estremo Bonifazi per il 24 a 28. Il fiato sul collo veronese si fa ardente, ma la squadra di Doorey e Ansell nel momento clou cava una travolgente avanzata da touche con il pack: un drive come un urlo collettivo che vale la meta tecnica del 24 a 35. Sembra fatta, ma i biancazzurri trovano ancora la forza per tornar avanti, conquistare una touche a 5 metri e segnare di slancio. 31 a 35 e ancora un pugno di minuti, di concentrato di adrenalina per il recupero. Verona non si fa travolgere, rimane solida e feroce, conquista due punizioni e finalmente, accompagnata dall’eco gioiosa e irrefrenabile di una nutrita pattuglia di tifosi scesa fino a Roma, può scaraventare l’ovale fuori, alzare le braccia al cielo e urlare tutta la sua felicità.

E domenica, ore 15:00, match tutto da vivere al Payanini Center con i tuttineri del Petrarca.

Le parole di Zane Ansell, assistant coach del Verona Rugby, al temine del match: "Obiettivo raggiunto. Complimenti a tutti i ragazzi. Ho visto una squadra molto propositiva in attacco, ma forse con un po' troppa leggerezza in alcune occasioni. Loro sono stati bravi ad approfittarne. In definitiva oggi la Lazio oggi ha segnato su nostri errori. Dobbiamo migliroare la disciplina in attacco e imparare ad avere più pazienza, capire quando accelerare e quando rallentare. La sfida con Petrarca? A questo punto, per noi ogni partita è una finale perciò la prossima gara è la più importante del campionato. Giochiamo con Petrarca consapevoli che è una formazione molto solida ed efficace, soprattutto in difesa. Sarà dura, ma avremo il vantaggio di giocare in casa e punteremo a fare quanti più punti possibili per mantenere il nostro trend positivo".

Le parole di Leonardo Quintieri, centro del verona Rugby e Man of the Match di giornata: "Vittoria e punti molto importanti per noi. La Lazio è una squadra notoriamente molto ostica in casa propria, quindi siamo molto felici del risultato di oggi. Abbiamo corso qualche rischio, ma nonostante questo stiamo raccogliendo i frutti di un periodo positivo pensando anche alle buone prestazioni viste con San Donà e Calvisano. Ora siamo un bel gruppo, unito, che risponde colpo su colpo. Anche oggi si è vista la capacità di reagire nei momenti di difficoltà. I nuovi arrivati? E' andata molto bene. Edoardo Navarra, anche se non ha avuto molti minuti, ha dimostrato di avere una buona visione di gioco e di saper dare ritmo e velocità in attacco. CJ Greef è entrato e abbiamo segnato in drive, in mischia poi ha fatto bene fin da subito e anche come ball carrier se l'è cavata bene. Petrarca? Proveremo sicuramente a vincere anche quella partita. Siamo davanti ai nostri tifosi e puntiamo a far diventare il Payanini Center il nostro fortino. L'avversario è di rilievo, ma chi verrà allo stadio sicuramente vedrà una squadra che non mollerà fino al fischio finale".

 

FORMAZIONI E TABELLINO 

Marcatori: p.t. 2’ m. Cruciani T. (0-5), 9’ m. Signore tr Mortali (0-12), 27’ m. Duca tr Ceballos (7-12), 30’ cp Mortali (7-15), 32’ m. Borzone tr Ceballos (14-15), 35’ m. Buondonno tr Mortali (14-22) s.t. 42’ drop Ceballos (17-22), 52’ cp Mortali (17-25), 60’ cp Mortali (17-28), 65’ m. Bonifazi tr Ceballos (24-28), 73’ m. tecnica Verona (24-35), 77’ m. Ercolani  tr Ceballos (31-35)

S.S. Lazio Rugby 1927: Bonifazi; Bonavolontà F.; Coronel, Lo Sasso (45’ Vella); Borzone; Ceballos, Bonavolontà D. (66’ Brui); Bruno; Filippucci (cap),Corcos (40’ Ercolani);Duca (74’ Freydell), Blessano (50’ Giancarlini); Bolzoni (50’ Santana),Baruffaldi, Cafaro (74’ Amendola). All. Montella

Verona Rugby: Mortali; Buondonno, Pavan (79’ Contri), Quintieri; Cruciani; McKinney, Cruciani (66’ Navarra); Riccioli (cap) (66’ Bernini); Rossi, Salvetti; Signore (65’ Zanini), Groenewald; Cittadini (67’ Greef), Silvestri (78’ Delfino), D’Agostino (75’ Furia). All. Ansell

Arb. Giuseppe Vivarini (Padova)

AA1: Vincenzo Schipani (Benevento) AA2: Franco Rosella (Roma)

Quarto Uomo: Paolo Paluzzi (Roma)
Calciatori: Michele Mortali (Verona Rugby) 5 /6, Ignacio Ceballos (S.S. Lazio Rugby 1927) 4/4
Note: giornata fredda e soleggiata. Spettatori presenti circa 950.
Punti conquistati in classifica: S.S. Lazio Rugby 1927 2; Rugby Verona 5
Man of the Match: Leonardo Quintieri (Verona Rugby)

Forza Verona!