Un altro anno da capitano: intervista a Michele Mortali

Michele Mortali 1

 

Michele, un’altra stagione da capitano del Verona Rugby. Quali sono gli obiettivi personali e di squadra per la stagione?

Sicuramente l’obiettivo di squadra è proseguire il percorso iniziato l’anno scorso. A metà anno ci sono stati dei cambiamenti importanti che hanno svoltato la nostra stagione. L’idea è ripartire da lì, competere per le prime posizioni in classifica. Provare a vincere il girone e giocarsi qualcosa di importante.

La squadra giovane della scorsa stagione ha un anno di esperienza in più, oltre che qualche innesto importante. Che differenza ti aspetti in partita e durante la settimana.

L’anno scorso è stato un percorso che ci ha portato fino a dove siamo oggi. La sensazione mia e dello staff è buona e mi aspetto la prosecuzione di qualcosa che è iniziato pochi mesi fa e che può davvero portarci lontano. La prima impressione è che ci sia un gruppo di ragazzi che seppur giovani si sanno mettere a disposizione e sanno lavorare.

Torneranno un paio di volti già noti, cosa vi siete detti?

Sono tornate due persone - Leo Quintieri e Ale Rossi che hanno già giocato qui e questo può solo essere un vantaggio. Conoscono l’ambiente e sono due ottimi giocatori che sono certo sapranno distingersi. Per adesso ho solo avuto l’occasione di vedere Leo Quintieri in campo e ho la sensazione che possa dare moltissimo alla causa.

A fine stagione hai detto ai tuoi compagni che tutto quello che è stato costruito nell’anno non va sprecato. Si riparte da quel rugby e da quelle sensazioni?

Si riparte da quelle sei partite e quelle sei vittorie consecutive, soprattutto dalla grande prova contro Valsugana. Una partita di svolta nel nostro percorso. Da lì partiamo a livello tecnico e a livello di gruppo, poi sarà il campo a parlare ma l’esperienza vissuta è stata forte e ce la portiamo dietro per fare ancora meglio.

Da un punto di vista tecnico e caratteriale come cambia questa squadra rispetto a quella dell’anno scorso?

Dal punto di vista tecnico le differenze emergeranno durante le prime partite. Per quanto riguarda il carattere, come ho detto, le sensazioni di preseason sono molto buone ma aspettiamo di scendere in campo nelle prime amichevoli per capire di che pasta siamo fatti.