La famiglia Maffei

Stemma, colori, bandiere…questo è il mio vanto che non potrete mai avere!

QuattroFamiglie 20202021 Maffei

Antica casata di origine Greca al tempo dell'imperatore Costanzo, i Maffei furono considerati della stirpe dei Franchi, perché ritenuti un ramo della famiglia Geremia o Geremei di Bologna, che aveva come antico avo Jeremias o Geremia duca di Colonia nell'antica Renania Settentrionale-Vestfalia, che verso l'anno 715 si stabilì a Bologna.
Nell'atrio del Palazzo Maffei di Verona in Piazza delle Erbe, vi era un'epigrafe antica, dove si ricavava la discendenza dei Maffei dalla stirpe dei Geremei. I discendenti del Duca franco Geremia di Germania ed originarono da altrettanti nomi propri, le schiatte di varie famiglie illustri: Bazilieri, Buvalelli, Sopramari, Da Polenta, ecc. fra queste famiglie vi era anche la nobile casata dei Maffei di Verona. 
Maffey attraverso il corso della storia da Verona passarono per Roma, Mirandola, Piemonte, e in Francia. Sempre da Verona, Trentino-Alto Adige, e Tirolo, rami della casata Maffei/y si stabilirono in Germania, Baviera, dove appartennero alla nobiltà del Sacro Romano Impero germanico. La casata attraverso i secoli si stabilì in varie città d'Italia e d'Europa.
Già dal 1409 ci sono fonti che danno la famiglia Maffei “abitante in contrada di San Benedetto” (nell'area dell'attuale palazzo: «De Maffeis Bartholomea uxsor quondam Maffei cum Daniele et aliis filiis Petrus Paulus quondam Antonii, Marcus quondam Aloisii de S. Benedicto».

All'inizio del Seicento la famiglia Maffei di San Benedetto si componeva di Angela Guarienti, vedova di Nicolò Maffei, con i figli Marcantonio e Nicolò, quest'ultimo sposato a Benedetta Fumanelli con quattro figlie e un maschio di nome Rolandino. Scomparsa la capo famiglia, rimasero soli Marcantonio Maffei ed il nipote Rolandino. Furono questi due Maffei, zio e nipote, che nel 1626 vollero ricostruire il loro palazzo la cui costruzione si protrasse peraltro fino al 1668.
L'edificio, in stile tardo rinascimentale, è allo stesso tempo imponente ed elegante, su tre piani. Alla sommità del palazzo una balaustra con sei statue di divinità: Ercole, Giove, Venere, Mercurio, Apollo e Minerva. Queste divinità sono scolpite nel marmo locale, ad eccezione di quella di Ercole, che si crede proveniente dal tempio del campidoglio, le cui fondazioni sono state riportate alla luce proprio all’interno del palazzo. Nell’edificio si trova una bizzarra scala elicoidale in pietra che sale dalle cantine fino al tetto, senza tra l'altro poggiare su alcun sostegno centrale.

Scipione Maffei, nato a Verona nel 1675, fondò nel 1710 con Zeno e Vallisnieri il «Giornale de' letterati italiani». La sua multiforme attività puntò coraggiosamente allo svecchiamento delle strutture sociali e culturali italiane. Fu, con Muratori, una tappa importante per il passaggio dall'età degli eruditi a quella dei riformatori. Capolavoro storico e erudito di Maffei fu la monumentale "Verona illustrata" (1732) dedicata alla storia, agli scrittori e ai monumenti della sua città. 
Proprio a Scipione Maffei fu intitolato primo liceo classico napoleonico che cominciò ad operare nel 1808, dopo il famoso decreto del 14 Marzo 1807 che ne stabilì l'apertura. 

Penso che conoscere meglio la città e la sua storia crei più spirito di appartenenza alla maglia e ai compagni perché con loro vivi delle esperienze nuove che ti ricorderai negli anni” ci racconta Alessandro Rossi, nuovo Capofamiglia dei Maffei del FirstXV. Il terzalinea, arrivato giovane a Verona, è ormai tra i veterani con la maglia antracite e la sua precedente esperienza da “fratello” ha sicuramente accresciuto la sua consapevolezza nel nuovo ruolo.
Le famiglie sono riuscite a far convivere al meglio le diverse età dei giocatori dando l’opportunità di essere maggiormente consapevoli del proprio ruolo. Stare vicino ai “leader” che siano i capifamiglia o i fratelli maggiori aiuta sicuramente a crescere e imparare quanto sia impegnativo avere delle responsabilità.”

Sono onorato che lo staff mi abbia scelto come Capofamiglia” ci dice Alessio Dabalà mediano di mischia della Verona Rugby Academyallo stesso tempo non è facile organizzare e seguire tutto. Mi manca la certezza che tutti nella famiglia stiano facendo il proprio dovere e che rispettino tutti i valori e gli standard dell’Academy: come Capofamiglia sono responsabile delle loro azioni”.
Sicuramente nell’aria si percepisce una rivalità tra famiglie, la competizione è portata a livelli molto alti a partire dai giochi, dalle sfide, dalle presentazioni ma anche nei momenti di quotidianità perché fin da subito si crea un senso di appartenenza verso la propria famiglia. Allo stesso tempo tra le famiglie c’è rispetto e amicizia che rimane sempre presente. Il legame che si crea nelle famiglie è sicuramente duraturo nel tempo, perché anche in un futuro si avrà sempre il ricordo e il senso d’appartenenza verso la propria famiglia e rimarrà quel legame di fratellanza con tutti. 
Il nostro motto? Stemma, colori, bandiere…questo è il mio vanto che non potrete mai avere!

#sempreasostegno