Aumenta l'energia nell'Under16

 

MicheleCorso

L’Under16 si prepara a tornare in campo dopo più di un anno dall’ultima partita, in una categoria dove lo stop imposto al gioco da febbraio scorso è forse quello che demarca di più una differenza dagli anni precedenti.
Michele Corso, Head Coach dei giovani veronesi, ci racconta come sono andati questi mesi e l’impatto che ha avuto nei ragazzi l’uscita di una presunta data.

A loro sembrava quasi una preoccupazione perché finalmente si sapeva che si sarebbe giocato.” ci spiega Corso “Alcuni ragazzi sono tornati ad allenamento dopo alcuni mesi di assenza dovuti a vari motivi ma sicuramente anche alla difficoltà dovuta all’incertezza della stagione. Non è facile venire ad allenamento senza lo scopo della partita.”
Fortunatamente l’energia negli allenamenti è aumentata nelle ultime settimane e i ragazzi si approcciano al gioco in maniera seria anche se non bisogna mai dimenticare che sono ragazzi di 14-15 anni.”

Tutto lo staff ha dovuto, in questi mesi, rimodulare e programmare i propri allenamenti seguendo i protocolli F.I.R. che fino allo scorso 23 dicembre non inseriva la categoria Under16 nelle squadre di interesse nazionale. Negli scorsi mesi la squadra di Coach Corso ha svolto allenamenti individuali e con il nuovo protocollo potranno cominciare a inserire il contatto.

Abbiamo dovuto riprogrammare il tutto in collaborazione stretta con i preparatori fisici perché in fondo è più o meno un anno che i ragazzi non giocano e non fanno contatto reale” commenta CorsoAdesso faremo una preparazione dedicata al contatto perché c’è il rischio che la ripresa sia spiacevole in termini di infortuni se non si modulano gli allenamenti. Vogliamo mettere molta attenzione nella preparazione specifica e portare gli atleti a fare contatto in sicurezza”.

I ragazzi che arrivano dall’Under14 e che non hanno finito il percorso lo scorso anno si trovano, purtroppo, ad avere un "gap” tecnico/fisico in confronto a chi ha vissuto il passaggio di categoria in una stagione normale.

“Il non giocare da un anno ha sia aspetti negativi che positivi” svela Michele Corso “Abbiamo avuto il tempo per concentrarsi su quelle abilità che hanno perso nei mesi di stop anche grazie al fatto che potevamo effettuare solo determinati allenamenti, quali preparazione fisica e le situazioni palla in mano (per esempio il passaggio)
L’aspetto negativo è che, oltre ad avere ragazzi che arrivavano da categorie diverse, erano ancora più diversi perché avevano un deficit di gioco di 4 mesi ma gli allenamenti individuali hanno trasformato questa negatività in un punto di forza: adesso abbiamo dei ragazzi che in confronto ai pari età di altri anni hanno una confidenza palla in mano decisamente migliore e possiamo accantonare queste skills per focalizzarci sugli aspetti che ancora non potevamo allenare quali placcaggio, punti d’incontro e fasi statiche.

Non resta che attendere e sperare che il 7 marzo anche la nostra Under16 possa finalmente entrare il campo.

#sempreasostegno