Da giocatore ad allenatore, la storia di Enrico Tomei

 

ChiccoTomei 2021

Da questa stagione è stato inserito nello staff dell’Under16 l’ex-giocatore Enrico Tomei che, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo dopo diverse stagioni al Verona Rugby e qualche soddisfazione come la vittoria dello scudetto 2017/2018 che ha visto il Verona Rugby promosso in Top12.

Ho giocato la mia ultima partita senza sapere che fosse l’ultima.” confessaChicco” TomeiAvevo già dichiarato che a fine anno avrei lasciato ma non avrei mai pensato che l’ultima volta sarebbe stata a febbraio.” 

Dalla prima linea all’Under16, per “Chicco” il processo è stato fluido vista la sua passione per questo sport: “È stato un processo naturale, sapevo già che avrei voluto allenare; mi sono occupato in passato di video analisi e mi sarebbe piaciuto continuare a ricoprire qualche compito tecnico dopo il mio ritiro. La società me ne ha dato l’opportunità e per questo la ringrazio.

Lo staff dell’Under16 vede come Head Coach Michele Corso, Gianluca Saletti e lo stesso Enrico Tomei come Assistant: il primo con un occhio ai trequarti e il secondo specialista degli avanti. A concludere l’equipe vi è la preparatrice fisica Irene Guerriero Barbi.

“Mi trovo benissimo con questo staff, sono tutte persone che hanno un’esperienza molto vasta.” ci spiega Coach Tomei “Michele è un allenatore a tempio pieno e ha cominciato questo percorso ancora quando era a Colorno, Gianluca lavora da anni con le categorie dei più piccoli ed Irene è una figura storica nella preparazione dei giovani del Club e anche lei è inserita nello staff Academy. È un ambiente stimolante, c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Anche a livello umano c’è un bel feeling, ci confrontiamo spesso, parliamo tanto, a volte ci troviamo anche fuori dagli allenamenti per parlare. Ci manca la partita ma siamo concentrati su quello che dobbiamo fare.

Con Michele Corso ha anche condiviso le gioie e il sudore del campo da gioco, vincendo insieme lo scudetto e ora si ritrovano fianco a fianco a lavorare sugli atleti di domani.
C’è sempre stato un bellissimo rapporto, prima da compagni di squadra e ora come equipe tecnica.” confessa Chicco “Sto imparando tantissimo da lui, ha un modo stupendo di approcciarsi e parlare ai ragazzi, è altamente competente e sempre aggiornato, alla costante ricerca di miglioramento.

La mischia e le touche purtroppo sono due elementi del gioco che, per le limitazioni dettate dal Covid, sono state messe da parte. Questo ha stimolato gli allenatori a trovare nuovi metodi di allenamento e nuovi esercizi in linea con i protocolli e anche in Under16 il lavoro mentale per preparare gli allenamenti non è stato poco.
È una sfida globale, cercare di riadattare gli esercizi che simulassero delle situazioni di gioco reali rimanendo in linea con i protocolli e far sì che gli allenamenti non siano noiosi o sempre uguali.” spiega Coach TomeiFortunatamente ci sono persone come Zane Ansell, Greg Sinclair e Michele Rizzo che sono sempre disponibili a dare input per creare allenamenti “sicuri” inoltre con Michele Corso spesso ci trovavamo e ci confrontavamo anche fuori dal Payanini Center per la costruzione delle sessioni d’allenamento.
La sfida più grande è mantenere alta l’attenzione dei ragazzi, cercare di farli divertire, dargli sfide che siano in linea con quello che loro cercano nel rugby ovvero la continua competizione e il misurarsi con sé stessi e i compagni.”

Nuovo è anche il rapporto che un allenatore deve avere con i propri ragazzi che in questo periodo di insicurezza e difficoltà sono a volte difficili da capire.
Io li vedo da dio.” commenta Tomei con il suo accento romano “A volte hanno dei cali di tensione dovuti ai continui rinvii, loro continuano a credere che torneremo a giocare. Li vedo sempre concentrati e benché noi la diamo per scontata come cosa, noi da giocatori non abbiamo mai vissuto una situazione così ed è impossibile immedesimarci in cosa stanno passando alla loro età. Sono incredibili anche se a volte si vede che gli manca l’essenza del rugby cioè quella presenza fisica e il contatto che sono alla base del nostro sport.
Sono sicuro che lo skills set che hanno acquisito in questo periodo se lo ritroveranno nel futuro come un bagaglio tecnico incredibile. Non vedo l’ora di confrontarci con la partita e mettere in pratica quanto hanno imparato in questi mesi di no-contact.

Impossibile non parlare degli obiettivi personali che un neo allenatore può avere: “Il mio obiettivo è formarmi anche grazie alle persone che ho affianco che ritengo tra le migliori per trasmettermi e chiarirmi eventuali dubbi. Su tante cose ho un’idea chiara mentre su altre devo ancora capire in che direzione sta andando il rugby e come trasmettere ciò ai ragazzi."
"Sono molto contento finora e continuerò questa nuova avventura se me ne verrà data la possibilità.” conclude “Chicco”Non vedo l’ora di potermi confrontare anche con il Campionato, preparare il piano di gioco e tutta la fase di pre e post match che ancora non ho potuto vivere da allenatore.”

#sempreasostegno