Le quattro famiglie di Verona

 

QuattroFamiglie

Una rubrica fatta di quattro appuntamenti in cui ci addentreremo nelle casate veronesi che hanno dato il nome alle famiglie del Verona Rugby e Verona Rugby Academy.

Dalla stagione 2019|2020 la Prima Squadra e l’Academy sono state suddivise nelle quattro famiglie di Verona: Canossa, Bevilacqua, Maffei e Della Scala.
Una divisione “gerarchica” che vede l’elezione di un capofamiglia, un fratello maggiore e via via tutti i fratelli con il fine di responsabilizzare maggiormente il singolo come avviene in una vera famiglia.
Ogni gruppo ha dei ruoli specifici durante le sessioni di allenamento e nel Campionato e vengono attribuiti dei punti in base a sfide, Man of the Match della partita e altre cose che rimangono segrete per i più fino a decretare a fine stagione la Famiglia vincente.
L’aggiunta di questa parte competitiva divertente che può essere anche extra rugbistica aiuta alla creazione di un gruppo squadra affiatato e indirizzato alla massima prestazione, dove tutti sono responsabili e appoggiati dai propri compagni.

La stessa divisione è stata portata anche nel mondo della Verona Rugby Academy dove crea un’ambiente favorevole all’integrazione tra i nuovi e i veterani. In un’età particolare come questa i ragazzi si trovano a convivere con coetanei ma un atleta appena entrato in Under16 (quindi 14enne) vive con giovani dell’ultimo anno di Under18, a volte anche già maggiorenni.
Le famiglie e la divisione gerarchica aiutano ad appianare le diversità e a creare rapporti di fratellanza tra i grandi e più piccoli, andando anche ad appianare le incomprensioni avendo dei punti di riferimento all'interno del gruppo.

Abbiamo portato a Verona un sistema che esiste in grandi realtà rugbistiche, All Blacks e Hurricanes hanno delle dinamiche molti simili a quelle che abbiamo stabilito qui.” commenta il Coach Mauro MarianiVolevamo creare un’identità di squadra che esulasse dalla stagione, in modo da lasciare un’eredità continua ed “eterna”. Si vogliono formare dei leader trasferendo le responsabilità e creando fiducia; è un percorso circolare in cui ognuno ha un ruolo e in cui ogni individuo è spinto ad emergere”.

La scelta sulle quattro famiglie veronesi è stata fatta, dunque, per instaurare un sentimento di attaccamento alla città che può non esserci, all’inizio, per i giocatori stranieri o che vengono da diverse regioni d’Italia. Per esempio, un sudafricano o un pugliese potrebbe sentirsi Scaligero anche se non gioca più a Verona.

Ad ogni appuntamento verrà perciò presentata una famiglia storica veronese, i capifamiglia e qualche aneddoto relativo al gruppo.

#sempreasostegno