Presentata la stagione 23/24 della Verona Rugby Academy

 

Domenica pomeriggio il Payanini Center ha accolto i genitori dei ragazzi iscritti alla Verona Rugby Academy per inaugurare l’anno accademico ed esporre il progetto educativo che il grande staff dell’accademia ha preparato per i ragazzi.

 

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Baci, abbracci, saluti con gli occhi lucidi e un grande grazie degli atleti ai loro genitori. Parte così la nuova annata della Verona Rugby Academy. Domenica 27 agosto, al Payanini Center atleti e famiglie si sono riuniti nella sala conferenze per incontrare tutti i membri dello staff e per capire che cosa significhi essere parte dell’accademia.

 

 

Il punto di partenza sono sempre i sei pilastri che hanno costituito la base del progetto accademico fin dal primo anno. Sei aspetti su cui l’intero staff lavorerà insieme ai ragazzi, al fine di realizzare quel motto che da anni accompagna le attività giovanili del club: “Forgiare atleti, Crescere uomini.”

 

I pilastri della preparazione dell’accademia sono:  tecnico, tattico, fisico, mentale, nutrizionale e - novità di questa stagione - il pilastro della crescita personale. 

 

Le novità, presentate dal Director of Rugby Zane Ansell, riguardano dunque sia i membri dello staff, sia alcune attività che i ragazzi svolgeranno per la prima volta in questa nuova stagione.

 

Lo staff della Verona Rugby Academy 

 

Tra gli allenatori la maggior parte delle facce nuove: oltre alle conferme di Greg Sinclair, direttore dell’accademia e skill coach, e  Michele Corso già allenatore dell’Under 17 nella scorsa stagione, le novità riguardano Aaron Good - l’head coach della prima squadra - che si occuperà dell’allenamento specifico dei mediani, Rodrigo Costa per i numeri 10, Dario Chistolini che allenerà la mischia e Nicolò Badocchi che si concentrerà sulla touche.

 

Fuori dall’aspetto tecnico, lo staff si completa con il francese Louis Goullet, preparatore atletico proveniente dal Montpellier, i fisioterapisti guidati da Lara Visonà, il team manager Alessandro Cariglia la nutrizionista Lucia Parks, il mental coach Antonello Livrieri e la responsabile del tutoraggio scolastico Francesca Arnier

 

Uno staff ampio e di alto livello per assicurare ai ragazzi la migliore attenzione e un percorso sportivo e umano costruito su misura per ognuno di loro.

 

Oltre alla preparazione sportiva tecnica e tattica, infatti, questa nuova stagione vedrà molte novità in termini di esperienza dei ragazzi fuori dal campo. L’aspetto nutrizionale si espanderà a una vera e propria educazione alimentare, in cui i ragazzi impareranno a regolare la propria nutrizione attraverso principi teorici, imparando a leggere una tabella nutrizionale e un’etichetta, e pratici, imparando a fare la spesa con consapevolezza di ciò che il loro corpo di atleti necessita. 

 

Durante l’anno ci saranno poi incontri con professionisti e atleti di alto livello per ascoltare la loro esperienza individuale, oltre che incontri con gli arbitri per perfezionare la conoscenza del gioco e dei principi di World Rugby.

 

 La dichiarazione della presidente Vittadello

 

“La Verona Rugby Academy per voi rappresenta solo il primo passo - ha detto la presidente Raffaella Vittadello ai ragazzi - il punto di partenza per una grande carriera e una vita adulta.

 

I primi a credere in questo progetto sono i vostri genitori, che vi stanno dando fiducia e che meritano il vostro più grande grazie”.

 

"L’ampiezza dello staff è un altro segno della grande fiducia di questi professionisti verso questo progetto educativo. Un progetto di crescita e miglioramento che prima di interessare gli atleti parte dalla dirigenza e lo staff.

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Uno degli aspetti più importanti della vita di un atleta è la resilienza. Voglio che sappiate che qui alla Verona Rugby Academy troverete tutto l’aiuto possibile per rialzarvi nei momenti difficili che certamente arriveranno: lo staff, gli allenatori e ovviamente i vostri compagni.”

 

Perché continuiamo a investire in questo progetto? -  ha concluso la presidente - Perché ho il sogno di diventare la migliore accademia in Italia. Per fare sì che sognare non sia un esercizio banale, ma sia ciò che ci fa alzare la mattina e ci fa emozionare. Perché un vincente è solo un sognatore che non si è mai arreso.”