Presentazione del First XV del Verona Rugby: le dichiarazioni dei protagonisti

presentazione first xv clubhouse

Il Verona Rugby ha presentato la sua First XV al Payanini Center, aprendo la Club House ai suoi tifosi e alla città. Un segnale chiaro della volontà del club antracite: aprirsi alla comunità e trasformare sempre di più il Payanini Center in un luogo di aggregazione per tutti gli sportivi veronesi.

 

Di seguito le dichiarazioni di Zane Ansell (Director of Rugby), Marzio Innocenti (presidente FIR) e Raffaella Vittadello (presidente del Verona Rugby).

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Zane Ansell, Director of Rugby del Verona Rugby

 

Ci aspettiamo una stagione positiva quest’anno. L’anno scorso siamo partiti male ma abbiamo concluso la stagione in modo molto positivo. I nuovi si sono integrati e hanno aggiunto valore alla squadra. Il primo obiettivo è migliorare ancora il nostro gioco continuando a percorrere la strada tracciata alla fine dello scorso anno: una strada di crescita dentro e fuori dal campo che porta al miglioramento delle prestazioni. 

 

Sarei un bugiardo se dicessi che non mi interessa vincere il campionato e addirittura la TOP10, ma oltre all’obiettivo personale di voler vincere ogni partita c’è la volontà concreta di diventare una squadra pronta non solo a ottenere la TOP10 ma a rimanerci a lungo ed essere competitivi nel massimo campionato. Questo si fa con la programmazione e il lavoro sui giovani. Vincere quest’anno sarebbe il massimo, ma il nostro obiettivo è a lungo termine e consolidarsi come una squadra in grado di lottare sempre per i grandi risultati.”

 

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Marzio Innocenti, Presidente FIR

 

Questa è una società purtroppo atipica nel panorama del rugby Italiano. Quello che fa il Verona Rugby sarebbe auspicabile lo facessero in tanti. Quando riusciremo a farlo fare a tante società e non solo sulle spalle della federazione avremo fatto un grande passo avanti. Il motto del Verona è “Forgiare atleti, crescere uomini” - io invertirei le frasi, perché per formare atleti di alto livello è necessario avere uomini di alto livello.

 

Il rugby italiano ha dormito fino a poco tempo fa, ora stiamo cercando di risvegliarlo. I primi che lo hanno capito sono proprio i ragazzi e lo staff. Credo che questo sia un ottimo auspicio per il futuro, speriamo che oltre al risveglio dei giocatori arrivi anche il risveglio di tutte le altre componenti che portano avanti il nostro rugby. Questi sono gli ingredienti per diventare una nazione di rugby importante, che è l’obiettivo che ci dobbiamo porre tutti quanti.

 

Faccio i complimenti al Verona Rugby per un’organizzazione e uno staff che sono quelli davvero di un club importante, a loro i miei auguri per il campionato.

 

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Raffaella Vittadello, Presidente del Verona Rugby

 

Per la prima volta abbiamo voluto fare una presentazione aperta a tutte le famiglie, fuori dalle camere istituzionali del comune o le sale conferenze. Vogliamo che tutti i membri della famiglia del Verona Rugby di conoscere i giocatori soprattutto come persone, vogliamo che conoscano i loro volti e che parlino con loro quando li incontrano nei corridoi del Payanini Center. Per questo abbiamo fatto la scelta di presentarci a voi nella nostra casa, la Club House.

 

Non c’è una squadra che scende in campo se non ha i suoi tifosi sugli spalti, e i nostri tifosi sono in primis le nostre famiglie, da loro partiamo come zoccolo duro per creare a Verona una cultura del rugby e avere sempre più tifosi a sostenerci al Payanini Center. 

 

Per me questa squadra è una squadra in costruzione, con una visione. È un progetto a lungo termine: un percorso fatto di conferme e crescita. La conferma dei ragazzi che ci hanno portato fino a qui, che a volte sono partiti ma che sanno che le porte del Verona Rugby sono sempre aperte. La conferma degli accademici che hanno deciso di continuare il progetto dell’ Accademia Seniores. 

 

Come dice Michele Mortali ogni cosa negativa deve lasciare qualcosa di positivo, la retrocessione immediata dalla top10 ci ha insegnato molto per definire la nostra visione e la nostra programmazione.

 

“Voglio andare in top10, ma ci voglio andare coi miei ragazzi e soprattutto voglio restarci”.