Gli uomini di Doorey si battono, poi Rovigo accelera. Ansell: "Si sono dimostrati superiori. Ora ricarichiamo le batterie"
Tredici minuti. Settecentottanta secondi. Quelli che sono andati dal 67’ all’80’, per la precisione. Quelli che sono divenuti il crepaccio in cui è precipitata la partita del Verona a Rovigo. Quelli in cui Verona ha incassato cinque mete e trentatre punti. In cui il 28 a 7 è divenuto il 61 a 7 finale. Quelli in cui una prestazione più che dignitosa è divenuta la croce inchiodata da un’altra sconfitta dolorosa e pesante, dopo quella incassata sul campo delle Fiamme Oro.
Prima Verona, in verità, aveva tenuto bene il campo. Contro un Rovigo concentrato e motivato, con Antl all’esordio stagionale in posizione di estremo, aveva saputo lottare alla pari per diversi tratti, raccogliendo anche meno di quello che – soprattutto nel primo tempo – aveva seminato. Poi, il crollo, fisico e mentale, finale.
L’inizio della partita è una doccia fredda per gli antracite. Dopo un minuto e trentadue secondi i bersaglieri rossoblu – accolti come sempre dalla fanfara, dalle cheerleaders e dai tamburi della Posse sulla tribuna con le gigantografie dei volti di Maci Battaglini e Doro Quaglio – sono già in meta. Punizione battuta veloce a metà campo (un refrain micidiale che tornerà) dal mediano Loro, break e offload di Odiete per la seconda linea Cicchinelli che plana nell’area vincente di fronte agli spogliatoi. Chillon – all’apertura ieri – converte ed è 7 a 0.
Verona, però, reagisce subito. Recupera l’ovale, arma un bel multifase, arriva a cinque metri dalla segnatura, ma incassa un tenuto di Groenewald a fermarne l’avanzata. Rugby arioso e giocate brillanti da ambo le parti poi, con Rovigo superiore nell’esplosività e nell’uno contro uno, ma con Verona più tenace e continua nella pressione, pur segnata da troppi falli di foga. All’11’ il centro Angelini – una spina nel fianco antracite – penetra a fondo nella difesa veronese, ma Leo Quintieri, anche ieri tra i migliori, salva tutto con un placcaggio kamikaze da dietro. Al 17’, Rovigo passa ancora. Dopo un touche nei 22 veronesi – innescata dall’ennesimo fallo in ruck -, serie di raccogli e vai e break di pura potenza del numero otto sudafricano Halvorsen. Sotto per 14 a 0 Verona non crolla e, grazie anche all’efficacia in touche, con Mountariol bravo anche a rapinare diversi ovali al line-out di casa, alle grandi prove di Silvestri, Rossi e Quintieri e al piede di McKinney, sposta il baricentro del gioco nella metà campo rodigina. Gli antracite premono, con una fuga di Buondonno innescato da Pavan sfiorano la meta sfumata per un placcaggio di Cioffi, guadagnano un giallo di Majstorovic, ma non riescono a concretizzare.
Si va al riposo sul 14 a 0. Nell’intervallo, oltre ad un mirabile brulè a riscaldare gli spettatori sugli spalti, qualche parola del coach Casellato deve essere arrivata negli spogliatoi rodigini. Perché al rientro Rovigo apre il gas e piazza un uno-due che siede a terra Verona. Al terzo minuto con il lungo Nibert – ex Colorno, subentrato ad Halvorsen – chiude un bella combinazione in velocità e dopo una decina di minuti raddoppia con il capitano Ferro pronto a sfruttare la superiorità del pack in chiusa dopo una mischia a cinque metri.
Sotto per 28 a 0, Verona finalmente riesce a segnare. Ottima incursione sull’asse nordirlandese McKinney – Conor e bravissimo Buondonno a raccogliere in sostegno un ovale disponibile e a filare imprendibile fino a fianco dei pali. 28 a 7 e un lieve sorriso increspa le labbra dei sostenitori veronesi.
Ma, ad un certo punto, dal 67’, tutto crolla. O forse tutto si paga. Comprese la marea di falli – saranno venti alla fine contro i cinque di Rovigo -, la dissipazione di energie dei primi sessanta minuti, la mancata concretizzazione dei momenti di superiorità, una gestione un po’ contorta dei cambi, la fine della benzina. Fatto sta che per Verona si spegne la luce. Arrivano così le cinque mete in un amen. Le prime due da punizioni da lontano battute veloci da un Rovigo ancora capace di cambiare ritmo nell’ultimo spezzone di match, le altre da un intercetto su McKinney e dalla prevalenza del pack. Finisce 61 a 7, con tripletta di Odiete e con il flanker rossoblu Vian man of the match. Finisce con l’esultanza della Posse rossoblu e le lacrime del coraggioso capitano antracite Riccioli sotto la tribuna.
La sconfitta è pesante e nessun altro sport come il rugby sa essere spietato nel trasformare in tonnellate i momenti di debolezza. Ma ci sono state anche cose buone nella partita di Rovigo. Sicuramente mancano ancora ritmo e resistenza alla condizione fisica, sicuramente difesa e mischia chiusa devono migliorare, sicuramente la disciplina deve cambiare radicalmente, ma ci sono stati anche momenti e fasi di qualità e giocatori che hanno mostrato il loro valore e il loro carattere. E’ necessario, però, lavorare duro e tranquilli, stringere i legami – di gioco e di affetti, ritrovare le radici e piano piano risalire. Questi ragazzi meritano fiducia.
Queste vacanze dovranno essere di lavoro. Perché con l’Epifania arriva il match al Payanini Center con il Viadana. Il match che chiude il girone di andata ma che può riaprire il campionato del Verona.
Le parole di coach Ansell al termine del match: "Eravamo abbastanza contenti al termine della prima frazione. Nella seconda loro hanno accellerato e noi ci siamo persi. Non possiamo giocare solo 50 minuti se no sarà sempre peggio.Problema fisico o mentale? Dopo la loro quarta meta potrebbero essere state entrambe le cose. Fisicamente sono stati superiori, questo è certo. Troppi falli? Il nostro problema più grosso rimane la disciplina, senza dubbio. Ci stiamo lavorando, ma dobbiamo migliorare ancora molto. Cosa salverei? Buono il drive e le touche. In mischia abbiamo sofferto meno di quanto pensavamo. Il prossimo match con Viadana? Tutte le partite sono importanti, specialmente quelle in casa. Ora abbiamo tempo per ricaricare le batterie e poi ripartire per dare una svolta al campionato".
Le parole di Jeff Montauriol a fine match: "Nel primo e ne secondo tempo abbiamo giocato partite diverse. Abbiamo retto nella prima parte di gara, ma poi siamo speriti. Loro hanno tanti giocatori che fanno la differenza e abbiamo pagato caro ogni sciocchezza. L'indisciplina? Guarderemo il video per capire qualcosa di più, ma sicuramente prendere 20 falli è stato disatroso. In touche è andata bene. Non hanno fatto mete dal drive, quindi almeno questo lo salviamo. Tornare al Battaglini? E' stato molto bello. Appena arrivato sono stato a salutare i ragazzi del Rovigo in spogliatoio e poi mi ha fatto molto piacere sentire il calore del pubblico rossoblu a fine partita".
FORMAZIONI E TABELLINO
Marcatori: p.t. 1’ m. Cicchinelli tr. Chillon (7-0), 17’ m. Halvorsen tr. Chillon (14-0); s.t. 44’ m. Nibert tr. Chillon (21-0), 52’ m. Ferro tr. Chillon (28-0), 58’ m. Buondonno tr. McKinney (28-7), 67’ m. Vian tr. Mantelli (35-7), 69’ m. Odiete tr. Mantelli (42-7), 71’ m. Angelini tr. Mantelli (49-7), 74’ m. Cicchinelli tr. Mantelli (56-7), 80’ m. Odiete non tr. (61-7)
FEMI-CZ Rovigo:Antl (25’-33’ Rossi); Cioffi, Majstorovic, Angelini, Odiete; Chillon (54’ Mantelli), Loro (41’ Piva); Halvorsen (41’ Nibert), Lubian (49’ Canali), Vian; Ferro (cap.) (76’ Barion), Cicchinelli; D’Amico (54’ Pavesi), Momberg (70’ Rossi), Brugnara (54’ Vecchini).
all. Casellato
Verona Rugby: Mortali; Buondonno, Pavan (48’ Cruciani), Quintieri (76’ Spinelli), Conor (70’ Costantinescu); McKinney, Soffiato (53’ Di Tota); Riccioli (cap.), Rossi, Montauriol; Signore (59’ Zago), Groenewald; Cittadini, Silvestri (48’-53’ Delfino) , D’Agostino (56’ Furia) (73’ Rizzelli).
All. Doorey
Arb. Stefano Bolzonella (Cuneo)
AA1 Gianluca Gnecchi (Brescia), AA2 Riccardo Bonato (Padova)
Quarto Uomo: Filippo Russo (Treviso)
Cartellini: 23’ giallo a Momberg (FEMI-CZ Rovigo), 23’ giallo a Signore (Verona Rugby), 38’ giallo a Majstorovic (FEMI-CZ Rovigo)
Calciatori: Chillon (FEMI-CZ Rovigo) 4/4; McKinney (Verona Rugby) 1/1; Mantelli (FEMI-CZ Rovigo) 4/5
Note: giornata fredda, circa 5°, campo in discrete condizioni. Spettatori circa 1000.
Punti conquistati in classifica: FEMI-CZ Rovigo 5; Verona Rugby 0
Man of the Match: Vian (FEMI-CZ Rovigo)
Forza Verona!