Verona - Capitolina 21-24 | Il Verona spreca troppo e cade contro la Capitolina

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Doveva essere la partita giusta per trovare la carica e le certezze necessarie per affrontare Paese nello scontro diretto e cercare di accorciare sul terzo posto, invece il Verona Rugby è incappato in una sconfitta contro la Capitolina che, al Payanini Center, ha raccolto con voglia e convinzione il frutto dei tanti errori antracite.

La partita inizia con l’immediata sensazione che la Capitolina voglia portare intensità e aggressività a contrasto della superiorità tecnica dei padroni di casa. Una tattica che paga bene, tanto che il Verona si vede costretto nei suoi ventidue per buona parte del primo quarto d’ora di gara, mentre la formazione romana attacca con ordine e intensità sui punti d’incontro fino a trovare il vantaggio. Al 14’ infatti la Capitolina riesce ad andare in meta con l’ala Graziani che schiaccia alla bandierina al termine di una pressione prolungata che nasce da ben cinque calci di punizione concessi dal Verona.

Lo svantaggio sveglia il Verona nel primo tempo. Gli antracite si rilanciano in avanti, costringendo la Capitolina nella propria metà campo per tutto il resto della prima frazione, pur segnando meno di quanto avrebbe potuto. La prima segnatura è di Tommaso Viel che riesce a sfruttare di fisico il gioco veloce di Ferreira sui cinque metri e trova il pareggio dopo soli cinque minuti. Pareggio che non placa Verona che continua a mettere pressione sfruttando la superiorità in mischia.

Il vantaggio è nell’aria e il pack veronese è dominante anche in occasione della seconda meta. Al 25’ la mischia antracite riesce a spingere gli avversari fin quasi sulla linea di meta, e Ferreira ha buon gioco nell’uscire dai blocchi e andare a segnare la meta del 14-7.

Se dopo il pareggio il Verona è rimasto concentrato e concreto, il vantaggio spegne un po’ l’inerzia antracite, con i ragazzi di coach Edwards che hanno altre occasioni ma non riescono a finalizzare malgrado il netto dominio territoriale e portano il 14-7 fino alla pausa. 

Il secondo tempo vede la Capitolina ripartire con lo stesso piglio aggressivo dell’inizio del match, mentre il Verona comincia a mostrare delle difficoltà che non faranno che peggiorare fino alla fine della partita. 

Un regalo della difesa antracite consegna la meta del 14-12 a pochi minuti dall’inizio: una touche dai cinque metri dei romani viene intercettata da Parolo, la palla cade nell’area di meta e Alvarado, forse non al meglio per un infortunio, non riesce ad annullare. Ne approfitta la seconda linea Ragaini che è rapido a schiacciare il pallone a terra.

Il Verona reagisce alla segnatura ma non ha la brillantezza del primo tempo. Malgrado le difficoltà gli antracite riescono ad allungare al tredicesimo del secondo tempo, con un drive poderoso finalizzato da Riccardo Libralon schierato dall’inizio in terza linea. Una reazione che però non si conferma: continuano gli errori di misura soprattutto in rimessa laterale, e quando la Capitolina riesce nuovamente ad avvicinarsi con un’altra meta in drive, il Verona non riesce più a riprendere in mano il match.

A un quarto d’ora dalla fine, con entrambe le squadre sotto di un uomo, il subentrato Desiderio cerca di autolanciarsi con un calcetto a scavalcare che non sembra particolarmente pericoloso, il rimbalzo però sorprende Baccini e proprio Desiderio riesce a recuperare il pallone e segnare la meta del sorpasso. 21-24.

Il finale della partita vede un Verona stanco cercare di approfittare degli spazi con la velocità di Belloni e Viel, ma la Capitolina fa buona guardia. Le ultime occasioni arrivano su fallo laterale ma una serie di errori in touche vanificano tutte le speranze antracite.

Finisce 21-24, con il Verona che buca la prima opportunità di avvicinarsi al terzo posto e che la prossima settimana dovrà affrontare Paese in trasferta in una sfida che davvero potrà decidere il finale di stagione degli antracite.